Recent Forum Posts
Della categoria:
pagina 1123...prossimo »
neda furlan (ospite) 08 Jan 2019 10:41
in discussione Hidden / Per page discussions » Linee guida sul trattamento dei fondi personali

Gentile Yuri,
grazie per questa tua testimonianza di buona pratica che terremo presente.
La Commissione

da neda furlan (ospite), 08 Jan 2019 10:41
neda furlan (ospite) 08 Jan 2019 10:38
in discussione Hidden / Per page discussions » Linee guida sul trattamento dei fondi personali

Gentile Alessandra,
grazie di quanto hai riferito e dei suggerimenti legati alla vostra esperienza che terremo presenti.
La Commissione

da neda furlan (ospite), 08 Jan 2019 10:38
neda furlan (ospite) 08 Jan 2019 10:35
in discussione Hidden / Per page discussions » Linee guida sul trattamento dei fondi personali

Gentile Francesca,
ringraziamo per le tue osservazioni collegate alla digitalizzazione. Ne terremo conto.
La Commissione

da neda furlan (ospite), 08 Jan 2019 10:35
Francesca Capetta (ospite) 03 Jan 2019 08:56
in discussione Hidden / Per page discussions » Linee guida sul trattamento dei fondi personali

Gentilissimi,
ho seguito con grande attenzione la stesura di queste Linee guida che si avviano a diventare un punto di riferimento per i futuri lavori. Lavori che vedranno collaborazioni sempre più frequenti tra professionisti degli archivi e delle biblioteche ma anche del mondo museale. In tal senso ho molto apprezzato il richiamo alla opportunità di indicizzare “in tutte le fasi del lavoro, almeno enti, persone e luoghi principali così da poter condividere anche nelle prime fasi del lavoro i termini di autorità con altri sistemi informativi”. Per questo vorrei suggerire di rafforzare la parte archivistica del documento. In questa sede mi limito a un paio di osservazioni generali ma auspico un approfondimento.

Al paragrafo 3.2 “Archivi d’autore, di persona o sezioni documentarie di fondi complessi. Ordinamento, riordinamento e inventariazione” credo si possano definire meglio gli elementi principali delle schede archivistiche tenendo conto della specificità di questi archivi dove l’unità documentaria è spesso più rilevante di quella archivistica. In questi archivi, accanto e forse prima di registri e filze, incontriamo lettere, manoscritti, fotografie e anche singoli manufatti. Tipologie documentarie che è necessario individuare chiaramente anche in una descrizione sintetica. Sia per programmarne la corretta conservazione sia per indicarne Autore, Mittente o Destinatario che non necessariamente coincidono con il soggetto produttore del fondo e che invece sono elementi importantissimi da fornire all’utente. Mi chiedo anche se non sarebbe utile spiegare la differenza tra unità archivistica e unità documentaria, chiarimento che potrebbe risultare vantaggioso pure al momento della scelta dei software descrittivi.

Per quanto riguarda invece le attività di digitalizzazione e di ricerca di altre parti di fondi le tratterei anche separatamente da quelle della Valorizzazione (vedi paragrafo 5. “Esempi di attività di valorizzazione”) perché nel caso degli archivi e in particolari degli epistolari sono attività ormai strettamente connesse a quelle di descrizione e compilazione degli strumenti di accesso e vanno quindi acquisendo sempre più caratteristiche di non occasionalità come invece hanno le mostre e i convegni. Si pensi all’importanza di mettere a punto la ricomposizione virtuale degli scambi epistolari che per loro natura si vanno sedimentando in luoghi diversi ma che lo sviluppo della tecnologia ci permette ormai di riaffiancare nel loro aspetto “dialogico”.

Cordialmente, Francesca Capetta,
Archivista senior socia ANAI - Consigliere eletto e tesoriere di Anai Toscana

da Francesca Capetta (ospite), 03 Jan 2019 08:56

Gentilissime,
innanzitutto esprimo il mio più vivo apprezzamento per un documento che, sebbene in bozza, risulta essere già completo nei principi e pragmatico nella forma, uno schema concreto e lucido da declinare a seconda dei contesti in cui i fondi di persona si inseriscono. Dopo anni di sperimentazioni e studio, traendo ispirazione anche dal vostro documento, il Gruppo di lavoro per i Fondi Speciali del CBA dell'Università degli studi di Salerno, di cui faccio parte, ha elaborato le "Linee guida per il trattamento dei Fondi Speciali", pubblicate a Novembre 2018 sul portale del CBA, nella sezione "Norme e documenti"; vorrei sottoporre alla vostra attenzione il paragrafo relativo alla valorizzazione dei Fondi, soprattutto per la collaborazione con i progetti Wikimedia:
«La collaborazione con i progetti Wikimedia

Il personale incaricato redige o amplia la voce enciclopedica del possessore del fondo in Wikipedia, dapprima nella versione italiana e, se opportuno, anche nelle altre versioni linguistiche. Il contenuto della pagina riporta le informazioni biografiche, professionali e la descrizione del fondo librario. Per rendere più immediato l’accesso all’informazione bibliografica, vengono inseriti nel paragrafo “Collegamenti esterni” i link che puntano al sotto-catalogo del fondo nel discovery tool del CBA, alla descrizione del fondo nella pagina dedicata del portale delle biblioteche di ateneo, alle opere digitalizzate presenti nell’archivio aperto EleA, alle entità nel catalogo federato in linked open data SHARE Catalogue, i cui identificativi per gli autori sono inseriti anche in Wikidata.
Alcune opere digitalizzate in EleA che risultano in pubblico dominio vengono caricate in Commons e trascritte in Wikisource. Sono selezionati frontespizi, illustrazioni, dediche, ex libris e altri segni di possesso da digitalizzare; contestualmente viene popolata la “Category: CBA UNISA special collections” di Commons e sono creati gli item riconducibili alle collezioni speciali del CBA in Wikidata.

La comunicazione attraverso i profili social

Il piano editoriale dei profili social prevede una rubrica denominata #fondispeciali, in cui sono veicolate informazioni inerenti alle raccolte speciali del CBA. Ogni post viene progettato in modo da fornire al lettore/utente le principali informazioni riguardanti la collezione prescelta: viene descritto sinteticamente il fondo bibliografico, riportandone la consistenza e le caratteristiche; seguono informazioni pratiche sulle modalità di fruizione e la localizzazione fisica; completa il tutto il link alla biografia del possessore in Wikipedia, contenente, fra l’altro, la bibliografia e una descrizione approfondita del fondo librario.

Le attività di ricerca e outreach

Il CBA si impegna in attività di studio sui fondi speciali e di disseminazione dei risultati della ricerca attraverso:
a.l’organizzazione e la partecipazione a convegni, giornate di studio, seminari anche nell’ambito di corsi universitari e di alta formazione;

b.la redazione di articoli e saggi scientifici;

c.l’allestimento periodico di mostre bio-bibliografiche.»

Nella speranza che questo spunto possa risultarvi utile, invio i miei più sentiti ringraziamenti e cari saluti,

Alessandra Boccone
Centro Bibliotecario di Ateneo - Università degli Studi di Salerno

Yuri Gallo (ospite) 17 Dec 2018 15:48
in discussione Hidden / Per page discussions » Linee guida sul trattamento dei fondi personali

Vorrei aggiungere una riflessione rispetto al materiale aggregato ai fondi. Nella mia esperienza ogni acquisizione e presentazione pubblica dei materiali (mostre, conferenze o semplici consultazioni) ha portato come conseguenza all’offerta di materiale aggiuntivo in dono. Spesso si tratta di plichi di lettere o comunque raccolte di piccole dimensioni che difficilmente potrebbero dare vita a un fondo specifico slegato da quello principale. Per evitare la dispersione di questi materiali presso il nostro ente si è scelto di accettare (e per quanto possibile stimolare) queste donazioni in quanto utilissime per studiare la rete di rapporti intrattenuti dai soggetti produttori dei fondi. Per garantire il duplice obiettivo di mantenere inalterata la situazione originale dell'acquisizione e al contempo garantire la custodia e la messa a disposizione della comunità del maggior numero di documenti rilevanti, si è deciso che tutto il materiale aggiunto venga conservato in serie specifiche o, se integrato, riporti la diversa provenienza.

Yuri Gallo

Università degli Studi di Milano. Biblioteca di Filosofia

da Yuri Gallo (ospite), 17 Dec 2018 15:48
neda furlan (ospite) 10 Dec 2018 09:10
in discussione Hidden / Per page discussions » Linee guida sul trattamento dei fondi personali

Gentile Yuri,
prendiamo nota della tua segnalazione. Grazie
La Commissione

da neda furlan (ospite), 10 Dec 2018 09:10
Yuri Gallo (ospite) 06 Dec 2018 14:36
in discussione Hidden / Per page discussions » Linee guida sul trattamento dei fondi personali

Vorrei segnalare che al paragrafo 3.1 "Descrizione dell'esemplare" si segnala che le note vadano "separate ognuna dalla precedente con uno spazio lineetta spazio secondo la punteggiatura ISBD". Il manuale ISBD prevede l'aggiunta di un punto: "Ogni nota si separa dalla successiva con punto, spazio, linea, spazio (. — )." (pag. 173 della versione ICCU)

da Yuri Gallo (ospite), 06 Dec 2018 14:36
neda furlan (ospite) 06 Dec 2018 13:32
in discussione Hidden / Per page discussions » Linee guida sul trattamento dei fondi personali

Gentile Mara,
grazie per le tue osservazioni che terremo in considerazione.
La Commissione

da neda furlan (ospite), 06 Dec 2018 13:32
neda furlan (ospite) 06 Dec 2018 13:25
in discussione Hidden / Per page discussions » Linee guida sul trattamento dei fondi personali

Gentile Silvia,
grazie della tua nota che sarà di certo molto utile.
La Commissione

da neda furlan (ospite), 06 Dec 2018 13:25
neda furlan (ospite) 06 Dec 2018 13:22
in discussione Hidden / Per page discussions » Linee guida sul trattamento dei fondi personali

Gentile Donata,
anche questo interessante tema verrà preso in analisi.
La Commissione

da neda furlan (ospite), 06 Dec 2018 13:22
neda furlan (ospite) 06 Dec 2018 13:20
in discussione Hidden / Per page discussions » Linee guida sul trattamento dei fondi personali

Gentile Mara,
grazie delle sue attente osservazioni che terremo in considerazione.
La Commissione

da neda furlan (ospite), 06 Dec 2018 13:20
Silvia Fanti (ospite) 06 Dec 2018 12:13
in discussione Hidden / Per page discussions » Linee guida sul trattamento dei fondi personali

Buongiorno,

Ho letto con molto interesse il vostro documento dal quale si evince un approfondito impegno ed una attenta analisi, quindi innanzitutto desidero esprimervi la mia gratitudine. Trattandosi di Linee guida capisco che non fosse la sede per entrare nel dettaglio, tuttavia sarebbe auspicabile, come emerge da questa discussione, dedicare tempo ed energie anche per un'analisi pragmatica tesa allla gestione più spicciola dei fondi in questione.
Fra le altre cose ho apprezzato l'accento posto sulla questione della pianificazione, perchè le decisioni adottate al momento dell'acquisizione hanno una ricaduta pregnante su quella che sarà la vita futura del fondo. E non è un discorso fine a sè stesso: destinare una riflessione sul lungo periodo evita che si comprometta il riconoscimento della provenienza; evita che gli smembramenti fisici delle varie tipologie di materiale provochino la perdita di preziose informazioni. Addirittura permette la loro corretta fruizione ed una accattivamente valorizzazione.
Mi permetto di aggiungere qualche altra osservazione: condivido in pieno le raccomandazioni dell'amica Mara Sorrentino, in modo che il materiale bibliografico mantenga una modalità di riconoscimento che può essere la collocazione, la serie inventariale, la provenienza, o tutte queste cose insieme, e che nel caso di letteratura border line, ci consiglia un titolo di raggruppamento onde evitare inutili moltiplicazioni di notizie.
Oltre a questo vorrei aggiungere che andrebbe spinta ancora di più l'interconnessione fra le banche dati del materiale bibliografico e di quello archivistico, ma anche, perchè no, di quello artistico. Le piattaforme attuali si prestano sempre di più a costruire tali connessioni, ed a ricostruire unità virtuali; mi riferisco, ad esempio, alla possibilità di utilizzare dei moduli dedicati ai fondi aggregati o alla documentazione riconducibile allo stesso produttore.
Per concludere: nelle Linee Guida, che comunque, sottolineo, apprezzo molto, ho sentito la mancanza di riferimenti più specifici al materiale artistico o "museale", per citarvi, in quanto per l'istituto che li ospita significa affrontare sforzi notevoli a fronte della corretta conservazione (ad esempio le cassettiere per i disegni, la presenza di professionalità adeguate), della fruizione (diritti d'autore e di riproduzione) e non ultimo, anzi, della valorizzazione (frequenti richieste di prestiti per mostre, molto più frequenti rispetto al materiale bibliografico e documentario).

Vi giungano i più cordiali saluti e sentiti ringraziamenti

Silvia Fanti
Biblioteca Manfrediana, Faenza (Ra)

da Silvia Fanti (ospite), 06 Dec 2018 12:13
Donata Geat (ospite) 05 Dec 2018 09:07
in discussione Hidden / Per page discussions » Linee guida sul trattamento dei fondi personali

Buongiorno,

Vorrei sapere come gestire i materiali in fotocopia (in genere articoli di giornale o copie di opuscoli ecc.) che spesso giungono mescolati al materiale originale come parte di una donazione. Nel nostro caso la donazione è composta da una cartella dedicata ad un artista (la donazione proviene dalla famiglia dello stesso) con allegato elenco di oltre 150 articoli e opuscoli, molti dei quali in originale, altri in fotocopia (in questo caso il materiale fotocopiato risale agli anni ’50).
La nostra Biblioteca (museale) è in SBN.
Dal punto di vista dell’utente la possibilità di avere radunata un’abbondante quantità di informazioni (che siano fotocopie o originali) su un determinato artista permette un notevole risparmio di tempo. Ma quali sono le implicazioni dal punto di vista gestionale? Le fotocopie possono essere trattate a livello catalografico al pari degli originali?

Saluti
Donata Geat
ERPAC Biblioteca dei Musei Provinciali, Gorizia

da Donata Geat (ospite), 05 Dec 2018 09:07

Gentili colleghi,
credo sia discutibile questa parte del documento sul trattamento dei fondi personali:

2.2 Organizzazione
[…]
- valutare la possibilità anche di integrare con continuità la documentazione con acquisti o
doni pertinenti dal punto di vista tematico e disciplinare
- valutare la possibilità di integrare la documentazione con l’acquisizione di copie di
documenti collocati in altri istituti o con donazioni integrative da parte di terzi.

Se si parla di "fondi" e non di "collezioni" personali non si può pensare ad un'integrazione della documentazione originaria poiché verrebbe a mancare ciò che caratterizza un fondo, ossia il vincolo o legame spontaneo esistente tra le varie unità documentarie. La stessa definizione che avete riportato al punto 1.1 lo premette:

"Per fondi personali si intendono complessi organici [in senso archivistico, secondo Cencetti, un complesso organico di documenti è caratterizzato da un vincolo spontaneo e non volontario fra documenti] di materiali editi e/o inediti raccolti e/o prodotti da persone significative del mondo della cultura, delle professioni e delle arti prevalentemente dalla seconda metà del XIX secolo in poi."

Non è pertanto possibile pensare di integrare a posteriori con appositi "acquisti" il nucleo originale, a meno che non siano già "parti" del fondo ad aggiungersi (ad esempio nel caso in cui la persona o l'ente che lo ha prodotto sia ancora in vita o in attività e decida di donare una parte del fondo che inizialmente, per vari motivi, ha trattenuto). Soprattutto il discorso dell'attinenza tematica è errato. Per esempio il fondo Luigi Rava della Biblioteca Classense è testimonianza dell'attività politica e culturale di Rava, il quale riceveva (per omaggio o per semplice richiesta di un parere) ogni genere di pubblicazione, indipendentemente dall'argomento trattato.

Un punto a mio parere non trattato nel documento è l'importanza di far funzionare la ricerca di questi fondi personali nei cataloghi on-line delle biblioteche. Purtroppo solo attraverso la collocazione (che normalmente riporta il nome della persona) o una serie inventariale appositamente creata è possibile collegare tutti i documenti appartenenti ad un fondo. Altra possibilità è il legame con la Provenienza o con il Possessore (ma a volte, all'interno del patrimonio documentario di una biblioteca, il possessore o la provenienza sono legati a materiale che non appartengono allo stesso fondo). Quindi è vero che è importante valorizzare i dati paratestuali, che permettono di comprendere il motivo della presenza del singolo documento all'interno di un fondo, ma è anche importante rendere possibile il recupero del legame tra le informazioni. Per esempio per collegare le notizie catalografiche di materiale non pubblicato e non condivisibile con altre biblioteche è possibile creare dei titoli di raggruppamento "fattizi", che permettono di "navigare" all'interno dei fondi, dove spesso il materiale descritto è eterogeneo. E' inoltre necessario il corretto funzionamento della ricerca avanzata dei nostri opac (non sempre per esempio sono visibili nei cataloghi le note biografiche dei possessori).
Proporrei, quindi, un paragrafo con suggerimenti e soluzioni pratiche riguardo il trattamento catalografico dei fondi ed il funzionamento dei cataloghi on-line che devono garantire la navigabilità tra le informazioni e il recupero di informazioni, ad esempio con l'attivazione di specifici canali di ricerca.

Saluti,
Mara Sorrentino
Biblioteca civica Gambalunga

da Mara SorrentinoMara Sorrentino, 19 Nov 2018 15:10
Gabriele De Veris (ospite) 17 Nov 2016 21:23
in discussione Hidden / Per page discussions » Revisione Statuto (ex riunione CEN del 20 ottobre 2016)

Grazie per il lavoro svolto. Credo che la maggior parte delle modifiche proposte siano dovute, anche in conseguenza dell'evoluzione di altre normative. l'articolo sul segretario generale è quello più aperto alla discussione, ma mi sembra che la formula proposta sia quella più adeguata

da Gabriele De Veris (ospite), 17 Nov 2016 21:23
Francesca Carnevale (ospite) 16 Nov 2016 11:17
in discussione Hidden / Per page discussions » Revisione Statuto (ex riunione CEN del 20 ottobre 2016)

art. 19 (voce Segretario generale) e art. 24 Segretario generale
ritengo che l'art. 19 "Nomina o conferma un Segretario generale, scelto al di fuori dello stesso, iscritto all’AIB" vada corretto solo per la parte relativa al dovuto emolumento, e l'incarico, vedi art. 24, non deve essere inteso come assunzione sia pur a tempo determinato con la qualifica di dirigente, le casse dell'associazione confermano che non ci sono le condizioni finanziarie perché ci sia un'assunzione così onerosa, vista l'attuale legislazione sul lavoro, vi è poi il parere negativo espresso dall'assemblea novembre 2015 di cui va tenuto conto.

da Francesca Carnevale (ospite), 16 Nov 2016 11:17
Elena Ricci (ospite) 15 Nov 2016 18:19
in discussione Hidden / Per page discussions » Revisione Statuto (ex riunione CEN del 20 ottobre 2016)

In altre circostanze è stato possibile esprimere un parere per posta, in questo caso non potendo partecipare all'Assemblea a Roma, mi rimetterò alla decisione finale dei presenti.

da Elena Ricci (ospite), 15 Nov 2016 18:19
Erica Mariani (ospite) 06 Nov 2016 16:00
in discussione Hidden / Per page discussions » Manifesto per l'Information Literacy

Buongiorno,
leggo con interesse questo prezioso documento; ciò che personalmenente non mi aspettavo è che l'espressione divario digitale, o digital divide, o DD (dato che al momento buona parte delle espressioni è resa in inglese o sotto forma di acronimi) non viene utilizzata neppure una volta, e mi domando quale sia il motivo dato che è un concetto strettamente connesso all'alfabetismo informativo. E, se l'aspetto del divario digitale inteso come mancanza di competenza nel recupero, valutazione, organizzazione e uso eticamente corretto dell'informazione è fortemente presente in tutto il documento, credo rappresenti una carenza non fare riferimento anche a ciò che ne costituisce una premessa indispensabile, ovvero la questione dell'accesso.
Inoltre, mi viene il timore che il Manifesto dia per assodate conoscenze, anche solo terminologiche, che forse non tutti possiedono, neppure tra i professionisti che a vario titolo operano a stretto contatto con l'informazione e con gli strumenti ad essa connessi; anche per questo, anche io, come è stato già suggerito, limiterei il più possibile i termini stranieri e gli acronimi.

Grazie,
Erica Mariani
(socia AIB, redattrice per SegnaWeb)

da Erica Mariani (ospite), 06 Nov 2016 16:00
Maria Spanovangelis (ospite) 04 Nov 2016 19:39
in discussione Hidden / Per page discussions » Manifesto per l'Information Literacy

Concordo con l'osservazione generale di Marquardt. Mi piacerebbe veder usare i corrispettivi italiani di una terminologia se questa può trovare un'opportuna traduzione. Aggiungo anche che, quando uso IL perchè abituata a sentirla citare così dai bibliotecari, non mi rendo conto che molti - al di fuori del settore - travisano come mi ha fatto notare una collega. Mi ha segnalato che lei aveva pensato ad alfabetizzazione informatica mentre illustravo un corso AIB e se un'altra collega non le avesse precisato che si trattava, invece, di competenza informativa non avrebbe mai scelto di iscriversi!!!
Per altro mi riservo di rivedere il contenuto e comunque è stata un'iniziativa molto importante, grazie

da Maria Spanovangelis (ospite), 04 Nov 2016 19:39
pagina 1123...prossimo »
Salvo diversa indicazione, il contenuto di questa pagina è sotto licenza Creative Commons Attribution-NonCommercial-NoDerivs 3.0 License